E’ il sogno di ogni viaggiatore.
Il RTW ticket è un biglietto aereo che permette di fare diverse soste in giro per il mondo sempre in una direzione, senza mai tornare indietro con una spesa inferiore rispetto a quella che risulterebbe dalla somma del costo delle singole tappe.

Ho iniziato a vedere di che si tratta e questo post sarà un foglio da tacuino su cui prendere appunti..ovviamente copiando e incollando tutto quello che trovo in rete non avendo esperienza diretta!!

I costi in Italia sono mediamente più costosi rispetto adi altri paesi dove è venduto molto di più (per es. Gran Bretagna), ed infatti io ho letto di una persona che l’ha acquistato presso la Sta Travel di Londra http://www.statravel.co.uk/

Ho trovato un post interessante su zingarate tratto se non ho cpaito male da Libero che posto quì:

“Se anche solo per un momento avete accarezzato l’idea di fare il Viaggio per eccellenza, il giro del mondo, e poi avete desistito pensando a quanto tempo e soldi ci avreste messo e speso avete fatto male. È più realizzabile di quanto si possa immaginare, forse non per tutti ma per molti sì: nella migliore delle ipotesi, con una buona pianificazione e qualche trucco, ce la si può cavare con meno di 2000 euro.
Potete organizzarvi da soli, spulciando in rete e confrontando le tariffe sui vari aggregatori online per poi acquistare direttamente sui siti delle compagnie aeree low cost oppure affidarvi alle compagnie tradizionali, riunite in alleanze mondiali, e utilizzare uno dei tanti biglietti RTW (Round The World).

Le tarifffe riportate in seguito sono state ottenute proprio guardando le compagnie tradizionali per motivi di comodità, viaggiando verso Ovest (si smaltisce meglio il jet lag ) in classe economy e in pieno agosto.

Itinerari brevi, da 26mila miglia come Amsterdam – Città del Messico – Minneapolis – St. Paul – Los Angeles – Tokyo – Bangkok – Amsterdam (Skyteam) oppure Roma – Londra – Los Angeles – Sydney – Hong Kong – Roma (Global Express della Qantas) possono costare intorno ai 2600 euro. Con un centinaio di euro in più (optando per StarAlliance ) si può fare Milano – Miami – Honolulu – Bangkok – Milano. Il prezzo stimato per il One World Explorer e tappa in quattro continenti è di 2100 euro: simulando Milano – Buenos Aires – Sydney – Tokyo – Osaka – Milano con partenza in agosto siamo arrivati a poco più di 3mila, ma il mese è penalizzante.

Restando nel limite delle 29mila miglia un itinerario come quello offerto da The Great Escapade Londra – Antigua – Los Angeles – Rarotonga (Isole Cook) – Auckland – Singapore – Colombo – Mumbai – Londra (sempre nel mese di agosto) parte da 946 sterline (pari a 1150 euro), tasse escluse. Questo senza contare i biglietti RTW World Discovery Plus, Global Explorer (One World), World Walkabout, World Journey (Klm), Rtw Virgin-Malaysian Airlane e Rtw Virgin-Singapore Airlane.

Ogni alleanza ha proprie regole di calcolo circa il numero di miglia, i continenti toccati, il numero di stop, la durata minima. In generale tutte prevedono il viaggio in un’unica direzione, con una sola traversata transatlantica e una transpacifica. Fortunatamente si possono utilizzare i tool messi a disposizione online: facili e veloci da usare, basta scegliere l’aeroporto di partenza per veder comparire le possibili alternative. Certo con le low cost si può spendere molto meno ma come in ogni cosa non mancano pro e contro: mentre le compagnie tradizionali offrono una certa flessibilità ma sono più care con le low cost bisogna davvero essere pronti a tutto. Orari improbabili, aeroporti più scomodi, maggiori disagi in caso di smarrimento di bagaglio o problemi di riprotezione, costi nascosti.

In ogni caso è fondamentale partire assicurati, vaccinati, preparati e informati sui visti, dotati di diverse carte di credito, informati sui costi di prelevamento agli sportelli e sui cambi. Meglio avere le idee chiare su ciò che si vuole visitare e darsi un budget per pianificare bene le spese, a maggior ragione se si ha intenzione di stare via per qualche mese. A giugno, luglio, agosto e dicembre i voli costano molto di più mentre per la spesa giornaliera il discorso è già più complesso, dal momento che entrano in gioco molte variabili.  (libero)”