Ecco il nuovo passaporto con le impronte elettroniche
Da oggi, per la prima volta in Italia, le impronte digitali di ognuno di noi saranno «immagazzinate » nei microchip dei nuovi passaporti elettronici e verranno controllate ai passaggi di frontiera. Così il nostro corpo diventerà una vera e propria «password» per farci entrare e uscire dal Paese.
Per ora si partirà in due città, Grosseto e Potenza, ma presto il sistema sarà operativo in tutta Italia.
Ciò vuol dire che verranno prese le impronte a tutti coloro che faranno richiesta del nuovo passaporto elettronico, minori di 12 anni esclusi (sia per la protezione dei più piccoli, sia perché al di sotto dei 14 anni l’impronta dei polpastrelli non è stabile e definitiva).
La procedura è prevista dal regolamento europeo del 2004 secondo il quale tutti i passaporti elettronici devono contenere la fotografia in formato elettronico e le impronte digitali del titolare. La maggior parte degli stati membri dell’Unione ha già introdotto la fotografia ed entro domani si dovranno inserire anche le impronte. Il passaporto elettronico, ha spiegato il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non cambierà l’aspetto esterno, e il microchip interno conterrà la informazioni biometriche in modalità protetta.
Quanto ai dati acquisiti, verranno trasmessi ai sistemi centrali (come l’Afis, casellario centrale d’identità presso il ministero dell’Interno, un acronimo che sta per Automated fingerprints identification system) ma vi resteranno solo per il tempo strettamente necessario all’espletamento di tutta la fase istruttoria. Poi saranno cancellati al momento della stampa del passaporto e della verifica della sua funzionalità. Il ministero dell’Interno assicura che non c’è alcun rischio di schedature di massa, né di un’illecita archiviazione di dati sensibili. Perché il controllo verrà fatto direttamente tra l’immagine dell’impronta contenuta nel microchip del passaporto e l’impronta del polpastrello del viaggiatore, «letta» da un’apposita macchinetta al posto di frontiera. Come già avviene negli Stati Uniti.
«Le impronte — spiegano dalla questura di Grosseto— saranno cancellate anche dagli archivi della Questura dopo una settimana dal rilascio del documento». Il regolamento per il nuovo passaporto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 giugno, stabilisce anche come devono esser prese le impronte: a partire dall’indice della mano destra e a seguire dall’indice della mano sinistra. Se non è possibile prendere quella dell’indice, bisognerà rilevare (nell’ordine) quella del dito medio, dell’anulare e del pollice di ciascuna mano. Per ottenere un’impronta che possa essere utilizzata nei sistemi di controllo alle frontiere, inoltre, verranno effettuati almeno tre tentativi di acquisizione e sarà scelta l’immagine migliore. Nuove regole anche per le foto digitali: dovranno in particolare mostrare chiaramente il volto. Le impronte digitali sono considerate tra i migliori sistemi di identificazione perché per ogni persona l’impronta è unica e irripetibile. Persino i gemelli monovulari, cioè con lo stesso Dna, hanno impronte digitali diverse.
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