Napoli..una guida da scaricare, da stampare, da portare con sè per visitarla e viverla
Qualche tempo fa..iniziai una guida di Napoli, la mia bella e nativa città..è in formato pdf..la rendo un post in modo che viste le mie capacità è più semplice modificarla:)..
Guida di Napoli…
Napoli una città bellissima, che vive tra mille contraddizioni..un luogo magico, di enormi potenzialità.. vivace e indisciplinata..orgoglio e risentimento del sud..,ma..nonostante racconti, favole metropolitane e pregiudizi vari, nessuno che si rechi a visitarla, anche solo per un bagno a Marechiaro (dove c’è la famosa “fenestrella”)o una passeggiata a Mergellina o al Parco Virgiliano, va via senza portarsi dietro ricordi, sentimenti e mille culure…
Sorvegliata dal monte Vesuvio (un vulcano esplosivo attivo, attualmente in stato di quiescenza), e caratterizzata da un clima mite, la città offre delle vedute fantastiche avendo una posizione geografica con pochi uguali al mondo!! Da Spaccanapoli a Marechiaro, sono tantissimi i punti panoramici per eccellenza, splendidi sebbene l’espansione edilizia sia stata forte e selvaggia. Gli stranieri la visitano con circospezione ma al tempo stesso divertiti.
Napoli è una città di contrasti, di paradossi: quartieri medievali che conservano il rituale dei mercati dell’epoca, altri decisamente moderni..forse una guida non è quello che ci vuole per vederla..bisogna viverla..perdersi nei suoi vicoli, assaporarla, camminare..ascoltare.. Piazza del Gesù Nuovo, e le sue chiese incantevoli; il Duomo, le ampolle contenenti il sangue miracoloso di San Gennaro, Palazzo Reale, arazzi, affreschi, oggetti artistici, porcellane, (ex-reggia dei Borboni ma anche dei Savoia)il San Carlo; Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, lì vicino il porto..e fermarsi e mangiare una pizza, un babà, una sfogliatella calda..o solo per prendere na’ tazzulella e’ caffè..
Il nome di Napoli deriva dal greco “Néa-pólis”, città nuova, un nome attribuitole nel V secolo a.c., quando fu rifondata sulle ceneri di Palepolis (città vecchia), un insediamento già chiamato Partenope e risalente a tre secoli prima, quando fu fondata probabilmente dagli abitanti della colonia greca di Cuma. È un luogo unico al mondo, nel bene e nel male, una terra di leggende…Ed infatti su chi fosse, originariamente, questa Partenope (in greco antico Παρθενόπης/Parthenópês, di παρθένος/parthénos, “giovane ragazza”, in particolare “vergine”) se ne sono dette di cotte e di crude…Nell’Odissea, Omero narra delle peripezie di Ulisse nel Golfo di Napoli e, tra queste, del famoso espediente architettato per sfuggire al tranello dell’Isola delle Sirene. Su quest’isola vivevano queste strane creature che, oltre ad essere metà donne e metà uccelli, erano dotate di una voce stupenda e di un canto così dolce e suadente da far innamorare i marinai che le ascoltavano, fino al punto in cui questi, abbandonavano il controllo della nave lasciandola libera di schiantarsi sugli scogli. Ulisse, sapendo ciò e volendo portare i suoi uomini in salvo si fece legare al palo maestro della nave e comandò a tutti i suoi uomini di tapparsi gli orecchi con della cera e di non slegarlo per nessuna ragione. Quando la nave si avvicinò all’isola, Ulisse quasi era sul punto di impazzire per il desiderio di spezzare i legami e correre dalle sirene incantatrici, ma i marinai, obbedendo agli ordini ricevuti, non fecero nient’altro che portare la nave al largo e salvarla dalla catastrofe. Si narra che Partenope fosse una delle tre sirene che avevano cercato di ammaliare Ulisse e che, addoloratasi per non esserci riuscita, non aveva esitato a suicidarsi, andando a morire nel Golfo di Napoli e lasciando così il suo nome in eredità alla città..
Cosa vedere a Napoli:
-Mergellina, Lungomare di via Caracciolo e Villa comunale: Il lungomare di Napoli prende inizio, a nord dopo la via Posillipo, dalla zona costiera di Mergellina. In largo Sermoneta si può ammirare la Fontana del Sebeto di Cosimo Fanzago (1593-1678). L’attrattiva maggiore, tuttavia, è il caratteristico Porticciolo di Sannazaro, colmo di barche da diporto fino a far quasi scomparire la vista dell’acqua sottostante.( L’approdo, è una delle passeggiate preferite dai napoletani).
-Via Toledo e Via Chiaia: per un po’ di sano shopping .
-S.Gregorio Armeno: una strada nota in tutto il mondo come centro espositivo delle botteghe artiginali qui ubicate che ormai tutto l’anno realizzano statuine per i presepi, sia canoniche che originali (solitamente ogni anno gli artigiani più eccentrici realizzano statuine con fattezze di personaggi di stringente attualità, da Maradona a Berlusconi, quest’anno non posson mancare: Obama, McCain, Brunetta, Sarkozy e Carla Bruni e tanti calciatori del Napoli). La strada è antichissima e risale alla dominazione romana. Fungeva all’epoca da collegamento dei due decumani, il Decumano Medio (attuale Via dei Tribunali) e il Decumano Inferiore (odierna Via S.Biagio dei Librai), congiunti perpendicolarmente proprio da questa strada, in cui, in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia.
Come arrivarci: Soluzione più semplice, per i turisti in giro con la metropolitana, è scendere alla fermata di Piazza Dante della Linea 1 del metrò e proseguire per Port’Alba e da lì, attraverso via San Sebastiano, raggiungere Via Benedetto Croce (sempre una parte del Decumano Maggiore noto anche come Spaccanapoli), proprio all’altezza del campanile della chiesa di Santa Chiara e proseguire nella direzione opposta a quella che conduce a Piazza del Gesù Nuovo.
-P.zza del Plebiscito e il Palazzo Reale(già Largo di Palazzo): http://preale.baa.remuna.org/ Piazza del Plebiscito, 1, Tel. 039.081.5808111. Famoso il “gioco” che i napoletani fanno spesso fare ai turisti nella piazza. Il turista dovrà attraversare la piazza ad occhi bendati partendo dal palazzo reale fino ad attraversare lo spazio tra le due statue camminando in pratica lungo una linea retta. La leggera pendenza della superficie della piazza farà virare la persona bendata non consentendogli di proseguire diritto ed attraversare le due statue. Quando la persona aprirà gli occhi rimarrà stupito dalla traiettoria che ha seguito camminando, notando di essersi comportato come una persona che si smarrisce nel deserto…
–Cappella San Severo o Santa Maria dei Sangro o Pietastella: http://www.museosansevero.it/ Via Francesco De Sanctis, 19. Piccola chiesa nel centro storico, famosa per il suo Cristo velato… opera di G. Sammartino risalente al 1753, realizzato in marmo trattato con arte certosina tanto da dare l’impressione di essere un velo poggiato sul corpo del Cristo morto.
Apertura: Lun/Sab 10:00/17:40 ; Dom e festivi 10:00/13:00
Biglietti: Intero 5,00 €., ridotto 1,50 €.Gratuito per i cittadini della UE sotto i 18 e sopra i 65 anni
-Cimitero delle fontanelle: uno dei luoghi più densi di mistero di Napoli, si trova nel quartiere della Sanità, in fondo al vallone dei Gerolomini. Il nome delle Fontanelle deriva dalla presenza di abbondanti sorgenti e fonti d’acqua in questa parte delle città, in una stagione in cui era rara l’acqua a Napoli. Di particolare importanza: il teschio del “Capitano”, attorno al quale vi son numerose leggende..La particolarità di tale teschio, posto all’interno di una teca, è la sua lucidatura: mentre gli altri crani sono ricoperti di polvere quest’ultimo è infatti sempre ben lucidato, forse perché raccoglie meglio l’umidità del luogo sotterraneo, che è stata sempre interpretata come sudore delle anime del Purgatorio. Non credo al momento sia possibile visitarlo ☹
-Spaccanapoli.. strada simbolo della città di Napoli (il cui vero nome è “San Biagio dei Librai” nel segmento più rappresentativo) da sempre chiamata Spaccanapoli, taglia infatti in due buona parte della città, partendo dal rione della Pignasecca (ai piedi del Vomero), attraversando tutto il centro storico (tra cui via Roma, piazza del Gesù, piazza San Domenico, San Gregorio Armeno e via Duomo) e giungendo alle spalle di Castel Capuano, nei pressi della Stazione Centrale.
-Castel Sant Elmo: via Tito Angelini, 22, http://santelmo.napolibeniculturali.it/ Castello medioevale, oggi adibito a museo, sito sulla collina del Vomero (sorge nel luogo dove vi era una chiesa dedicata a Sant’Erasmo da cui Ermo e poi Elmo).
Apertura: tutti i giorni 8:30/19:30 Chiuso:mercoledì, 1 Gennaio e 25 Dicembre
Biglietti: Intero 3,oo €., ridotto 1,30 €..Gratuito per i cittadini della UE sotto i 18 e sopra i 65 anni
-Monastero di S.Chiara:(con il suo chiostro maiolicato delle Clarisse famoso in tutto il mondo): http://www.santachiara.info/ Piazza S. Maria la Nova, 44 Info Point tel +39 081.552.15.97 fax +39 081.552.32.98 mail: info@oltreilchiostro.org . Curiosità: Il 4 agosto del 1943, alcune bombe caddero sull’edificio e provocarono un violentissimo incendio, che durò oltre 18 ore, distruggendo interamente il tetto, la sovrastruttura barocca e molti monumenti conservati nell’interno, danneggiandone altri in maniera irreparabile, tra cui il mausoleo di Roberto d’Angiò. Rimasero in piedi solo le mura perimetrali, annerite e squarciate, divenute desolate custodi di un mucchio informe di macerie. Ciò che alcune ore prima erano affreschi anche di Giotto o di suoi allievi, antiche sculture, marmi pregiati, artistici altari, era incenerito. L’Aula Regis non era ormai più che un rudere fumante. Andarono distrutte anche le impalcature lignee della torre, per cui crollarono e s’infransero quattro campane. La canzone Munastero ‘e santa Chiara, composta da Galdieri e musicata da Barberis, esprime l’ansia dei lontani di voler tornare a Napoli per constatare se fosse vero quanto si diceva:”Dimane?… Ma vurria partì stasera! / Luntano no… non ce resisto cchiù! / Dice ca c’è rimasto sul’o mare, / che ‘o stesso ‘e primma… cchillu mare blu! / Munastero ‘e Santa Chiara, / tengo ‘o core scuro scuro, / ma pecché, pecché ogni sera / penso a Napule comm’era, penso a Napule comm’è?…””Tutt’ ‘a ricchezza ‘e Napule… era ‘o core. / Dice… c’ha perso pure chillu lla! / Monastero ‘e Santa Chiara, ‘nchiuse dint’a quattro mura, / quanna femmene sincere, si perdevano ‘n ‘ammore, se spusavano a Gesù!”. Ogni cuore di napoletano sentiva la distruzione di Santa Chiara come una perdita di qualche cosa di proprio, perché dalla Basilica e dagli annessi convento e monastero, racchiudente il chiostro maiolicato, opera dei fratelli Giuseppe e Donato Massa (1741-42), era sgorgata una straordinaria attività religiosa e culturale.
–Napoli sotterranea: P.zza San Gaetano 68, Tel. (+39) 081 29 69 44 – Cell. (+39) 368 354 05 85
Sotto i marciapiedi affollati ed i vicoli di Spaccanapoli, sotto le strade cittadine ricoperte con i lastroni del Vesuvio, ad oltre 40 metri di profondità, si estende un vasto e suggestivo intrigo di caverne, cisterne, cunicoli e pozzi..una città sotto la città!Tour della durata di circa 1 ora. Le escursioni si effettuano:
• dal Lunedì al Venerdì alle 12:00, 14:00, e 16:00.
• Giovedì alle ore 12:00, 14:00, e 16:00 e 21:00.
• Sabato, Domenica e festivi dalle 10:00, 12:00, 14:00, 16:00 e 18:00.
-Castel dell’Ovo…: Il Castello sorge sull’isolotto tufaceo dell’antica Megaride (su cui la leggenda vuole che fosse approdata, sfinita, la sirena Partenope, che avrebbe dato il nome alla città antica), poi collegato alla terraferma. Alla fine del 1800, al di fuori della cinta muraria, venne realizzato un piccolo borgo di pescatori, l’attuale Borgo Marinari. Il castello è attualmente visitabile tutti i giorni (nei festivi solo di mattina): la passeggiata all’interno é molto suggestiva!!
Il suo nome deriva da un’antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio – che nel medioevo era considerato anche un mago – nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che mantenesse in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.
–Maschio Angioino o Castel Nuovo: Piazza Municipio. Il castello, detto anche Nuovo per distinguerlo da quelli già esistenti dell’Ovo e di Capuana, fu costruito verso la fine del Duecento (1279) al tempo della dominazione angioina della città. Un secolo e mezzo più tardi venne ricostruito quasi completamente dagli Aragonesi. (La nuova costruzione è una singolare testimonianza del passaggio dallo stile gotico medievale alla nuova cultura rinascimentale). La caratterizzano le cinque torri cilindriche ornate di merli e l’Arco di Trionfo di Alfonso I d’Aragona, serrato fra due di esse. Il castello, oltre a costruire il fulcro difensivo della città, servì anche come residenza reale per circa un secolo. Il nome di Maschio Angioino, attribuito impropriamente al complesso, risale a fine Ottocento quando vennero demolite le fortificazioni cinquecentesche costruite attorno al nucleo iniziale. Vi è Il mistero delle porte di bronzo del Maschio Angioino, che presentano degli squarci prodotti da palle di cannone. Su tali porte vi è stata e vi è ancora una diatriba a cercare di chiarire come siano finite lì ed il perché vi sono quegli squarci. Secondo alcuni studiosi essi sarebbero la conseguenza dei colpi di colubrina sparati dagli
Spagnoli nel 1503 per snidare i Francesi asserragliati nel castello
Anche il Maschio Angioino, come ogni castello che si rispetti, ha il suo corredo di leggende. Nel suo caso, essendo stato testimone di numerose vicende violente, che non possono essere che cupe e spaventose. Una delle più famose e spaventose è quella della fossa del coccodrillo. Fino alla metà dell’800 sulle porte del castello si poteva vedere un coccodrillo impagliato. Quale fosse la sua origine ancora tutt’ oggi è sconosciuta. Inoltre non si sa perché fosse lì e come ci era arrivato. Si narra che il coccodrillo, era arrivato dall’ Egitto quattro secoli prima, attaccandosi con gli unghioni alla fiancata di una nave. Come fosse riuscito a sopravvivere a mesi di navigazione senza mangiare, non si sa. Una volta giunto a Napoli, si introdusse nei sotterranei del Maschio Angioino, anzi vi si era stabilito, avendovi trovato, a quanto pare, un’ ambiente ideale.I sotteranei all’ epoca erano usati come prigioni. Questa situazione fu sfruttata dal crudele Ferrante d’Aragona, il quale rinchiudeva i suoi nemici politici. Un giorno il re decise di liberarsi dalla bestia e la fece uccidere e decise di impagliarla e di appenderla fuori alle porte.
–Duomo e museo del tesoro di San Gennaro: http://www.duomodinapoli.it http://www.museosangennaro.com/ Via Duomo 149 – Info e prenot.: 081 3723712 Fax: 081 3723730 info@museosangennaro.com. Il Museo del Tesoro di San Gennaro è situato accanto al Duomo e alla Cappella del Tesoro. Fanno parte della collezione del museo gioielli, busti, statue, ostensori, tessuti pregiati e dipinti di inestimabile valore, raccolti in circa 500 anni e donati per devozione al Santo da sovrani, papi, uomini illustri o persone comuni.
il Miracolo Di San Gennaro : Il ventre di Napoli è gravido di scaramanzia, credenze, superstizioni. Un po’ per convinzione, un po’ per scherzo, non c’è napoletano che non abbia nella parte più profonda di sé il senso del mistero, dell’imponderabile che si svela in piccoli e grandi prodigi.
In questo fertile terreno cresce e si perpetua il culto di San Gennaro. San Gennaro fu un vescovo cristiano, venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica. Il sangue del martire sgorgato a seguito della esecuzione fu raccolto, pare da una donna, in due ampolle che, nel 431 d.c., circa un secolo dopo la avvenuta esecuzione, furono presentate al Vescovo da una donna in occasione della traslazione delle spoglie del santo da Pozzuoli a Napoli; la donna affermava che quello era il sangue del martire e che era miracoloso. All’improvviso il sangue si liquefece sotto gli occhi esterrefatti del vescovo e dei fedeli che partecipavano alla cerimonia di traslazione.
Da allora il miracolo della liquefazione si ripete ogni anno in ciascuna delle date legate alla storia del santo; la vigilia della prima domenica di maggio (data della traslazione), il 16 dicembre, anniversario della eruzione del Vesuvio del 1631, 19 settembre, data del martirio.
Il miracolo DEVE ripetersi con le cadenze stabilite e, nel caso questo non avvenga, per i napoletani è segno di certa sventura.
L’evento è sicuramente misterioso ed è stato studiato in ogni tempo, anche recentissimo, da numerosi studiosi che non sono mai riusciti a dare una spiegazione scientifica del fenomeno. Certo è, però, che l’ultima volta che il santo si è rifiutato di fare il miracolo è stato nel settembre del 1980, quando, circa due mesi dopo, Napoli fu devastata dal terribile terremoto.
Apertura: Agosto aperto tutti i giorni 9,00 -17,00 festivi: 9,00 – 14,00 Aperto: 1 gennaio, Pasqua, lunedì in albis, 15 agosto, 25 dicembre
Biglietti: Intero 6,00 €. ridotto under 25, over 65 4,50 €. Arte Card -25% Euro 4,80 Gruppi: (minimo 15 persone) Euro 4.50 (prenotazione e guida obbligatoria) Scolaresche: Euro 3.50.Tutti i biglietti sono comprensivi di audioguida multilingua fino a esaurimento.
–Museo Nazionale di Capodimonte: via Miano 2, http://www.museo-capodimonte.it/ è situato nel Palazzo Reale di Capodimonte, che sorge tra il verde intenso dell’omonimo parco collinare dal quale si possono ammirare fantastiche vedute della città. Il Museo annovera con oltre 1700 opere una della più belle collezioni di dipinti d’Italia ed una vasta raccolta di oggetti d’arte occidentale ed orientale in prevalenza di epoca medioevale. Presente anche una prestigiosa sezione di arte contemporanea.
Apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Chiuso mercoledì. La biglietteria chiude un’ora e mezza prima
Biglietti: intero € 7,50, dopo le ore 14 € 6,50; ridotto € 3,75 per i cittadini della UE tra i 18 e i 24 anni, docenti della Unione Europea; Gratuito per i cittadini della UE sotto i 18 e sopra i 65 anni
Prenotazioni: 848.800.288 o +39.06.39967050 dall’estero e dai cellulari
dal lunedì al sabato 9-13.30 e 14.30-17 Ingresso singoli € 1,50; gruppi € 20,00; scuole € 5,00
Audio Guide in italiano e inglese, durata 1 ora e 10 minuti, costo € 4,00; € 2,50 per i possessori della CampaniaArtecard
Come raggiungere il museo: 1)dall’autostrada:tangenziale uscita Capodimonte ; 2)dall’aeroporto Alibus fino a P.zza Municipio e autobus C63/ R4; 3)dalla stazione FS, metropolitana linea 2 direz. Pozzuoli fermata P.zza Cavour e autobus da piazza Museo 178 / M2 / 201; metropolitana linea 2 direz. Pozzuoli fermata Montesanto e autobus da piazza Dante C63 / R4; 4)dalla stazione marittima (porto di Napoli) da piazza Municipio autobus C63 /R4.
–Basilica di San Lorenzo Maggiore: Via dei Tribunali, 316 http://www.sanlorenzomaggiorenapoli.it/ Giovanni Boccaccio la defini “grazioso e bel tempio” e si dice che fu qui che egli incontrò Fiammetta nel 1334. Per arrivarci a piedi, prendere Via Duomo, quindi imboccare Via dei Tribunali: a trecento metri circa si trova Piazzetta San Gaetano, che dà accesso agli scavi.
Apertura:9,00-17.00 (dal lunedì al sabato); 9.30-13.30 (domenica).
Biglietti: intero € 4,00; ridotto €. 2,00 euro
-Museo e Certosa di S. Martino Largo San Martino 8. Informazioni e prenotazioni 848.800.288, dall’estero e dai cellulari +39.06.39967050. La Certosa di San Martino è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca insieme alla Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro. Essa è situata sulla collina del Vomero. Dal 1866 la certosa ospita il Museo di San Martino.
Apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Chiuso mercoledì, Lunedì in Albis . La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: intero € 6,00; ridotto € 3,00 per i cittadini della Unione Europea tra i 18 e i 24 anni. Gratuito per i cittadini della UE sotto i 18 e sopra i 65 anni.
Prenotazione ingressi: singoli € 1,50; gruppi € 20,00; scuole € 5,00
–Osservatorio astronomico di Capodimonte: http://www.na.astro.it/ È possibile prenotare telefonicamente una visita serale presso l’OAC, una lezione introduttiva su temi astronomici e sul cielo del mese corredata da immagini spettacolari all’interno dell’Auditorium, per poi proseguire con le osservazioni ai telescopi sul piazzale dell’Edificio Monumentale Borbonicoper. (Visita max per 100 persone, non saranno ammessi bambini di eta inferiore a 12 anni). Il programma puo subire variazioni in funzione delle condizioni atmosferiche.Gli incontri avranno una durata di circa due ore a partire delle 20:30.I visitatori possono usufruire dell’ampio parcheggio che si trova all’interno del parco dell’Osservatorio.
Per informazioni e prenotazioni contattare la sig. Ilda Cozzolino telefonando dal lunedi al venerdi, dalle ore 9:00 alle ore 11:00, al: +39-081-5575-111
–Pio Monte della Misericordia: http://www.piomontedellamisericordia.it/. Il Pio Monte della Misericordia è un’istituzione benefica che sorge nel 1602, ad opera di sette nobili napoletani che vollero costituire un’istituzione laica che esercitasse le opere di misericordia corporale. La sua sede attuale è nell’edificio (palazzo e chiesa) situato nel centro antico della città, lungo uno degli antichi decumani (decumano maggiore, oggi via dei Tribunali). L’edificio ospita le Sette opere di Misericordia (1607), celebre dipinto del Caravaggio.
Apertura: dal lunedì alla domenica (compreso festivi), 9:00/14:30. Mercoledì Chiuso
–Città della scienza: museo dell’ innovazione scienze e tecnologie. http://www.cittadellascienza.it/
IN OCCASIONE DI FUTURO REMOTO 2008 (21-30 Novembre ):
– dal lunedì al venerdì ore 9 – 19 – sabato e domenica ore 9 – 21- da martedì a sabato ore 9–17 (dal 2 marzo al 31 maggio aperto anche il lunedì)- domenica ore 10–19
– Nei lunedì compresi nel periodo natalizio resterà aperto- Nei giorni festivi infrasettimanali l’orario è 10-19
Come prenotare una visita:1)Telefonicamente al numero 081.24.200.24 tutti i giorni dalle 8.30 alle 14.30
; 2) mezzo fax compilando l’apposito modulo e inviandolo al numero 081.24.200.25 3) online sul sito web .
Dintorni di Napoli: Napoli, oltre alle note mete turistiche come il Vesuvio , Pompei, Ercolano, La Reggia di Caserta, Campi Flegrei, solfatare e grotta della Sibilla, offre nei propri dintorni centinaia di altri luoghi da vedere, paesi, siti archeologi e naturalistici sconosciuti ai molti, ma in realtà di grande interesse storico, culturale ed architettonico…
Per chi vuole rimanere estasiato da INCANTEVOLI panorami senza uguali c’è la Costiera..Amalfitana (Patrimonio Culturale e Mondiale dell’UNESCO), Sorrentina, Ravello, Atrani, Vietri e Positano, Cetara, Maiori e Minori, Conca, Furore e Praiano.
-Capri – Difficile descriverla a parole oppure con immagini, per quanto belle e descrittive possano essere. La magia di questa piccola isola mediterranea, scelta dagli imperatori romani per condurre i loro sterminati territori, può essere colta soltanto passeggiando lungo uno dei suoi sentieri, quando gli ultimi raggi del sole dipingono i Faraglioni di tonalità ramate.
–Ischia-“l’isola verde”, é nota fin dall’antichità per le sue bellezze naturalistiche, le spiagge e le sorgenti termali, che oggi attirano durante tutto l’anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Ma oltre alle spiagge e le terme, Ischia offre anche spettacolari sentieri nel verde e quindi si presenta anche come meta ideale per gli amanti del trekking.
Procida-non ha il richiamo turistico e la notorietà delle altre due isole maggiori del Golfo di Napoli, eppure una sua visita riesce ancora a restituire quelle immagini e quei sapori dei secoli passati. I silenzi di Vivara, i colori della Corricella, il porto della Chiaiolella sembrano stare lì, indisturbati, da secoli incuranti dell’alternanza delle epoche. Negli ultimi secoli, scrittori e poi registi si sono lasciati sedurre dal fascino di questa piccola isola.
Eventi a Napoli
» Il Maggio dei Monumenti (Maggio)
» La Festa di San Gennaro (19/09)
» Pizzafest (a settembre)
» Piedigrotta (a settembre)
» La Notte Bianca (Autunno)
» Il Natale a Napoli
Dove e cosa mangiare:
[PIZZERIE]
da Michele – Via Cesare Sersale, 1- tel. 0815539204 Ultra spartano, ci sono da gustare solo due pizze: marinara e margherita, ma a tutt’oggi le migliori di Napoli. L’unico posto dove non si paga il coperto .. chiuso domenica. Prezzi bassi. http://www.damichele.net/
Sorbillo– Via Tribunali , tel. 081.446643. Classico, carino, ottima pizza. http://www.accademiadellapizza.it
Di Matteo – Via dei Tribunali 94 tel.081-455262- chiuso domenica. A detta di molti la migliore pizzeria di Napoli..io adoro la palla di riso ☺. E ho detto tutto. http://www.pizzeriadimatteo.it
Pizzeria del Presidente – Via Tribunali . A due passi da San Gregorio armeno, la riconoscete per la folla incredibile che si accalca fuori. Curiosità: ci ha mangiato Clinton!! http://www.ilpizzaiolodelpresidente.it
De’ figliole – Via Giudecca Vecchia – Tel. 081.286721 La pizza verace col sapore della tradizione.. Le sorelle Giuseppina, Immacolata e Carmela Apetino, con l’amica Santella, perpetuano la tradizone della loro bisnonna iniziata già nel 1860. È una pizzeria, dunque, storica dove il menù prevede unicamente la pizza fritta pur declinata nelle sue diverse varianti (tra cui ahimè è arrivata anche quella dolce alla Nutella!). La classica ricetta rimane, comunque, quella che prevede nel ripieno ricotta, una foglia di basilico, cicoli, pepe ed una spruzzata di pomodoro. Non è leggerissima da digerire e molte delle versioni alternative sono nate proprio per i palati più delicati. Così il salame oppure altri ingredienti, sostituiscono di volta in volta i cicoli, la ricotta e via dicendo. Se siete, pertanto, decisi a voler assaggiare la vera pizza fritta adesso avete un imprescindibile punto di riferimento! Ovviamente dimenticate la dieta per qualche giorno…
Starita a Materdei – Via Materdei 27/28Tel : 081 5441485 – Pizza eccezionale, una delle migliori di Napoli, sfizi e antipasti molto gustosi…tra cui le rose, degli involtini di pasta a forma di rosa con piccoli pezzi di melenzana, peperone o zucchina; i battilocchi, piccole pizze di forma allungata riempiti con di tutto di più, ottimi quelli ricotta e ciccioli o col pesto; la montanara al forno o fritta, senza ripieno, con aggiunta di pomodoro e mozzarella, il corno di maradona, l’ottimo rotolino con crema di noci fiorilli e zucchine, e gli angioletti con rucola e pomodorini freschi o dolci ricoperti di zucchero e nutella. Per molti è famosa perchè si sarebbe lì ambientato negli anni ’60 un film con Sofia Loren “L’oro di Napoli”.. la pizzeria gli fu da supporto, la scena veniva girata poco distante, nella stessa strada ma circa 100 metri più sopra,..ma la pizza è uno spettacolo e su questo non si discute!!
Pellone .Via Nazionale, 93 Tel. 081 5538614 Si trova nei pressi della Stazione Centrale e fa una pizza davvero eccellente, di grandi dimensioni e abbondante di fresca mozzarella. Prezzi medio-bassi…
[TRATTORIA] da Nennella– Vico Lungo Teatro Nuovo – L a trattoria Nennella si trova alle spalle di Via Toledo, ai quartieri spagnoli e per la precisione in zona Montecalvario. ultra economico, Il menu è un foglio A4 scritto a mano. Ci sono 4-5 primi che cambiano ogni giorno e un quindicina di secondi e contorni fissi..da provare la poetica pasta e patate con provola. http://digilander.libero.it/trattorianennella/nennella.htm
[STEAKHOUSE] Zio Jack– Via Palepoli – 081.2405151- Le specialità del ritorante sono la carne argentina, il beef, la tagliata e il cuberol tutti cucinati alla brace.. I prezzi non sono bassissimi ma ne vale la pena
TRECASE..è un po’ distante..ma merita!!!
[RISTOPUB] Beer Garden – Via Viuli Trecase (Napoli) All’scita dell’autostrada di Torre Annunziuata NORD tel: 081-8832677 3477674042 – 3356627648 Primi e secondi fantastici!! prezzi economici
Bè…dulcis in fundo..i DOLCI…cosa si può assaggiare durante un viaggio in Campania??Di tutto..Molti vengon preparati per feste e festività ma nulla vieta di mangiarli tutto l’anno…e quindi le zeppole di S.Giuseppe, gli struffoli, i mostaccioli, i roccocò, pastiera (pasta frolla esaltata da un impasto di grano, uova e ricotta, aromatizzato ai fiori d’arancio) babà al rum, con la panna o con nutella e sfogliatelle ricce e frolle..
Pasticcerie da consigliare???Pintauro dal 1918 è sempre lì in via Toledo nello stesso “buchetto” con forno a vista che continua a sfornare sfogliatelle calde… Scaturchio , Attanasio alla ferrovia e Mary sotto la Galleria…
Bar Famosi??? Gambrinus in Piazza Triesto e Trento
Come arrivare a Napoli..
In Aereo
L’aeroporto di Napoli – Capodichino- (www.gesac.it)
I collegamenti da/per l’aeroporto via bus: ANM linea 3S (ogni 15’) che collega l’aeroporto con P.zza Garibaldi o
linea ALIBUS per P.zza Municipio, collega l’aeroporto al porto.
Via Mare
Il porto di Napoli è servito da linee marittime che la collegano ai maggiori porti Italiani: Cagliari, Palermo, Nord e Centro
Italia, le Isole Eolie e la Tunisia. Inoltre collegamenti vengono operati per Capri, Sorrento, Ischia, Procida e Forio.
Compagnie marittime:Alilauro (www.alilauro.it), Caremar (www.caremar.it) Linee Lauro (www.lineelauro.it),
Metro del Mar (www.metrodelmare.it), Siremar (www.siremar.it), Navigazione Libera del Golfo (www.navlib.it),
Snav (www.snav.it), Tirrenia (www.tirrenia.it).
In Pulman
La città è ben collegata con le principali città Italiane e Europee da P.zza Garibaldi (Stazione)
I servizi sono operati da: MACO per Bari (+39 080 310 5185), MICCOLIS per Taranto,
Lecce e Brindisi (+39 099735 37 54), CLP per Foggia, Perugia e Assisi (+39 081 531 17 07),
la SITA bus connette Napoli con la Costiera Amalfitana e altri luoghi come Pompei e Salerno,
come anche Bari in Puglia e la Germania (www.sita-on-line.it).
In Auto
Autostrada del Sole (A1) per Roma e Milano, A3 to verso sud per Salerno e Reggio-Calabria,
A30 verso nord-est, e la A16 per Bari. Le autostrade sono poi collegate con la città attraverso la Tangenziale.
In Treno
Per maggiori informazioni visitare: www.trenitalia.it
..quando nel 2011 sarà terminata, la rete metropolitana di Napoli si appresterà a diventare la più imponente opera di ingegneria meccanica e tecnologica del mondo intero
La rete è completata da quattro funicolari che collegano diversi quartieri collinari con il centro della città partenopea:
• La Funicolare Centrale ha 4 stazioni e collega il centro di Napoli, presso via Toledo con il quartiere Vomero, presso piazza Vanvitelli.
• La Funicolare di Montesanto ha 3 stazioni (in futuro ne è prevista una quarta) e collega sempre il Vomero con il centro storico di Napoli, presso Montesanto nei pressi della stazione della Linea 2 e del capolinea della Ferrovia Circumflegrea e Cumana.
• La Funicolare di Chiaia ha 4 stazioni e collega il Vomero con piazza Amedeo, nei pressi della stazione della Linea 2.
• La Funicolare di Mergellina ha 5 stazioni e collega Mergellina con la zona alta di Posillipo, fino ai pressi di via Manzoni.
I trasporti urbani includono autobus e tram .
Esiste un singolo biglietto unico che copre tutti i trasporti pubblici: Unico Napoli. Tutti quanti valgono per l’intera rete di trasporto urbana: metropolitane, autobus, tram, funicolari, Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana (queste ultime solo per le tratte comprese nel territorio del comune di Napoli). Le tariffe e l’emissione dei titoli di viaggio sono gestite dal Consorzio Unico Campania, che provvede poi a ripartire i ricavi da traffico tra le aziende (ANM, Circumvesuviana, CTP, Metronapoli, Sepsa e Trenitalia) in maniera proporzionale ai passaggi offerti
Esistono vari tagli, tra cui i principali sono:
– Validità 90 minuti € 1,00
– Validità giornaliera € 3,00
– Abbonamento mensile € 23,24 (per la città) e Unico
I taxis sono operati da Napoli (+39 081 556 44 44) e Consortaxi (+39 081 552 52 52)
Campania ArteCard è un biglietto integrato che consente di vistare, i siti archeologici, le aree monumentali ed i musei più significativi della regione Campania. Un biglietto che consente anche di usufruire di trasporti pubblici e navette per raggiungere i luoghi interessati. Musei e siti archeologici:
• Napoli: Museo Archeologico Nazionale, Museo Nazionale di Capodimonte, Palazzo Reale, Museo Civico di Castel Nuovo, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo, Città della Scienza, Museo aperto Napoli
• Campi Flegrei: Anfiteatro Flavio e Serapeo di Pozzuoli, Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, Zona archeologica di Baia, Scavi archeologici di Cuma, Rione Terra.
• Caserta e antica Capua: Reggia di Caserta; Anfiteatro campano, Museo dei Gladiatori, Mitreo, Museo dell’antica Capua.
• Pompei ed Ercolano: Scavi di Pompei, Scavi di Ercolano, Oplontis, Boscoreale Stabia
• Paestum e Velia: Scavi di Paestum, Museo archeologico di Paestum, Museo narrante di Paestum, Scavi di Velia.
• Padula e Pertosa: Certosa di Padula, Grotte dell’Angelo, Museo Mida.
E’ in quattro tipologie:
– 3 giorni Napoli e Campi Flegrei incluso trasporto urbano: ordinaria € 13,00 (primi 2 siti gratuiti, 50% sugli altri); giovani 18–25 dell’Unione Europea € 8,00 (tutti i siti gratuiti)
– 3 giorni tutti i siti incluso trasporto regionale: ordinaria € 25,00 (primi 2 siti gratuiti, 50% sugli altri), giovani 18–25 dell’Unione Europea € 18,00 (tutti i siti gratuiti)
– 7 giorni tutti i siti gratuiti trasporti esclusi: ordinaria € 28,00, giovani 18–25 dell’Unione Europea € 21,00
– 365 giorni tutti i siti gratuiti trasporti esclusi: ordinaria € 40,00, giovani 18–25 dell’Unione Europea € 30,00
Info: Tel. 800 600 601 – 06 39967650 info@campaniartecard.it www.campaniartecard.it
Dove acquistarla: presso l’aereoporto di Napoli Capodichino, nelle stazioni di Napoli Centrale, Napoli Mergellina, Salerno e Pozzuoli, nei porti di Napoli (molo Beverello) e Salerno (piazza della Concordia), nei principali hotel di Napoli, nei parcheggi ANM di via Brin e Colli Aminei (Napoli), ma anche preso agenzie di viaggi, edicole, oltre che direttamente presso i musei ed i siti archeologici del circuito. ArteCard si trova anche a Sorrento e a Ravello e, d’estate, nelle principali localtà balneari della Campania.
Napoli è sempre e lo sarà finchè il Padre Eterno lo vorrà la città più bella del MONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!