Le tradizioni Pasquali…
Un viaggio alla scoperta delle tradizioni..di culture e modi di vivere certe festività..
Pasqua è alle porte e un articolo in rete ha suscitato la mia curiosità al punto da mettermi a cercare le usanze altrui…ed ecco tra tutte quella che mi piace di più..l’ Osterhase..ci troviamo in Germania…i coniglietti che portano le uova e dolciumi a casa dei bambini e li nascondono.. lasciando ai piccoli la domenica mattina il compito di trovarli. :)Altra tradizione tipicamente tedesca sono i fuochi di Pasqua che devono essere accesi con mezzi naturali, ( silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente). Qualche volta i lumi delle chiese vengono spenti e poi riaccesi con la fiamma di questo “fuoco sacro”.
–A Londra, secondo un rituale antico, il giovedì santo, vige l’uso del Royal Maundy Gifts, ricordato nell’abazia di Westminster, dove vengono donate ai poveri borse di denaro, distribuite dallo stesso sovrano. Il venerdì santo si usa mangiare dolci tradizionali, tra i quali gli hot-cross buns, brioches fatte con cannella e uvetta, su cui è disegnata una croce di glassa di zucchero, per ricordare la passione di Cristo. Si racconta che 200 di questi dolci, fatti da una vedova disperata in attesa del figlio disperso in mare, siano conservati nel pub londinese “Il Figlio della Vedova”.
–in Francia, le campane della chiesa restano silenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi, per giustificare il silenzio, si dice che le campane sono volate via a Roma e che la mattina di Pasqua torneranno, veloci, al loro posto. . La mattina di Pasqua i bambini corrono veloci all’esterno per guardare le campane che volano nuovamente verso casa. Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i bambini le trovino più tardi.
–In Catalogna, è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata Mona, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe. Questo dolce viene tradizionalmente dato al proprio figlioccio dal padrino.
–in Danimarca la tradizione è addobbare la casa e la tavola con fiori e decorazioni di colore giallo. Per questo i danesi chiamano i narcisi “Fiori di Pasqua”.Altra usanza molto particolare è quella si scrivere un gækkebrev a un familiare o ad un amico. I gækkebreve sono poemetti o testi in rima senza, però la firma dell’autore che deve essere indovinato da chi riceve il poemetto. Se il destinatario non riesce a smacherare l’autore, gli deve regalare un Uovo di Pasqua.
–in Bulgaria, i giorni precedenti la Pasqua sono dedicati alle grandi e speciali pulizie delle case. La domenica di festa, in tavola si portano i “kozunaks” e le uova di gallina colorate (il primo rigorosamente rosso come augurio di buona salute), mentre uova dolci, regali e auguri si scambiano alla mezzanotte del sabato santo.
—in Svezia una credenza popolare voleva che nel periodo immediatamente precedente alla Pasqua, le streghe volassero verso la montagna di BLAKULLA per trovare il diavolo..Ecco da dove nasce la tradizione delle” streghette di Pasqua”..gruppetti di bambine che imbacuccate con scialli e sottane lunghe vanno in giro con un bricco da caffè dove la gente deve metter un soldino o una caramella..
–in Romania il Giovedì santo è il giorno dei morti ed è chiamato “gioia mare” ossia “giovedi grande”e in questo giorno si portano in chiesa dolci fatti con farina o grano bollito ricoperto di zucchero e noci, vino e frutta, offerti in memoria dei defunti e distribuiti a vecchi e poveri.Il venerdì santo si pone davanti alla croce un tavolo molto alto, in modo si possa passare sotto..sopra si mette l’epitaffio, e i fedeli si recano in Chiesa a portare i fiori e passano 3 volte sotto al tavolo.
E in Italia??Difficile a dirlo..ogni regione ha le sue..a Napoli per esempio, ogni famiglia fa la sua Pastiera, che poi non si sa in base a che principio ognuno crede che la sua sia “la vera ricetta” e la migliore:) Non so come può piacere quel miscuglio di grano ammollato precedentemente e poi cotto in latte e zucchero e poi unito a ricotta, acqua di millefiori, cedro..però piace..Si racconta che i suoi 7 ingredienti venivano offerti da 7 fanciulle alla sirena Partenope : farina e grano come i frutti più significativi della terra, le uova a rappresentare la cellula che si rinnova, la ricotta come omaggio ai pastori, acqua di arancio e zucchero a simboleggiare profumi e dolcezza della primavera..
Va bè io freferisco il tortanello Napoletano 😉
Bella questa ricerca, comunque ricorda che la pastiera è sempre la pastiera
ahahah fenomenale 😀
Ti sei data da fare eh! 😀
:asd: :asd:nessuno che mi nasconde i conoglietti in giardino?? :asd: :asd: pur ioooooo…adoro la Pasqua..tutte cose colorate..giallo dovunque..vogliamo parlare degli autogrill e di quella montagna di pulcini uno sull’altro??Li voglio tutti 😀
il tortano è un alimento importantissimo, infatti, la pasqua ha raccolto e unificato le feste pagane che celebravano l’arrivo delle primavera e la possibilità di nuovo di uscire all’aperto. Le gite fuori porta – che oggi si concentrano il giorno di paasquetta – servivano e simboleggiavano proprio il rinnovato contatto con la natura e la possibilità di vivere all’aria aperta e ‘colonizzare’ i campi. Il tortano era l’alimento principe delle gite fuori porta: facile da trasportare e da conservare, consentiva di avere un importante apporto calorico completo e bilanciato (carboidrati, proteine e grassi) per i grossi consumi di calorie che si avevano nella vita all’aperto – meno comoda di oggi.
saluti luigibio
Ah un dei miei cibi preferiti 😉 Mi sta venendo fame vista l’ora