Lettera a un bambino mai nato
…Non ricordo quanti anni fa ho letto questo libro..stasera mi è capitato di rileggere dei passi con quel pizzico in più di maturità acquisita e non posso che pensare……….
Una donna sola, negli anni 70..in una società diversa da quella attuale, in piena lotta per l’emancipazione femminile, che si ritrova dinanzi ad una scelta..una donna, senza nome e senza volto, che nell’attimo stesso in cui si accorge che dentro di sé esiste «una goccia di vita scappata dal nulla», si pone l’antico angoscioso dilemma « di dare la vita o negarla»…. Basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui?
Il travaglio di una donna di fronte ad una maternità inaspettata…che si trova a decidere per qualcuno —Ho deciso per te: nascerai—
«Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via? darei tanto bambino perché tu mi aiutassi con un cenno, un indizio».
E il bimbo sceglie: non verrà mai al mondo
…Dove sei? Eri qui, mi sorvegliavi, eri grande, eri uomo. E ora non ci sei più. C’è solo un bicchiere di alcool dentro il quale galleggia qualcosa che non volle diventare un uomo…
“”Il nodo del libro è il processo che la donna, dopo avere perso per sempre il figlio, si trova ad affrontare attraverso un sogno allucinato. Si trova proiettata all’interno di un tribunale, dietro le sbarre di una gabbia, mentre la propria coscienza viene processata. Tra i giudici, i sette protagonisti della sua vita e il figlio, ormai adulto. È allora che le posizioni si ribaltano: è quest’ultimo adesso ad avere tra le mani la vita della madre e a dovere emettere la sentenza””…
Certo che deve esser una cosa magnifica..un qualcosa di TUO…il prolungamento della tua vita….
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